Dalle prospettive di inflazione al differenziale dei tassi, dalle stime di crescita al posizionamento, le spiegazioni fornite ogni giorno sulle cause dell’andamento attuale del mercato obbligazionario sono innumerevoli, sottolinea Tyler Durden su Zero Hedge.
Eppure, come spiega Bank of America, in questo momento oltre il 50% dei rendimenti globali dei titoli obbligazionari può essere spiegato da una sola cosa: le variazioni di bilancio delle banche centrali.
Le attività degli istituti centrali, soprattutto asset a reddito fisso, sono pari attualmente al 31% dell’universo a reddito fisso da 49 trilioni di dollari monitorato dall’indice BofA Merrill Lynch Global Fixed Income Markets Index (GFIM).
La percentuale dei rendimenti mensili del mercato obbligazionario globale è legata alla variazione mensile dei bilanci delle banche centrali che è aumentata notevolmente negli ultimi anni.
“Le banche centrali sono quindi diventate il mercato delle obbligazioni”, si spinge ad affermare BofA.
BofA fa notare che nell’ultimo anno, i mesi in cui gli acquisti di asset delle banche centrali sono diminuiti o sono stati molto ridotti hanno coinciso con i periodi di debole performance delle obbligazioni globali (tabella 2). Il trend è stato particolarmente evidente nel quarto trimestre del 2016 e un pattern simile sta emergendo questa estate.
Naturalmente, prosegue Durden, si tratta di un problema perché se il bilancio degli istituti centrali calerà nel prossimo futuro come ha evidenziato Citi il mese scorso, la direzione che si prospetta per i rendimenti è solo una.
Da Zero Hedge