Prosegue la battaglia commerciale tra Stati Uniti e Cina. Come riporta Zero Hedge, la guerra è pronta a passare sul piano finanziario e Pechino potrebbe presto ridurre gli acquisti di Treasury in risposta ai dazi imposti dal presidente Donald Trump.
Il blog americano riporta la reazione dei mercati azionari e obbligazionari Usa alla notizia:
In un’intervista a Bloomberg Television, l’ambasciatore cinese a Washington, Cui Tiankai, non ha escluso che la Cina possa prendere in considerazione la riduzione degli acquisti di titoli di Stato statunitensi:
“Stiamo valutando tutte le opzioni… Ecco perché crediamo che qualsiasi mossa unilaterale e protezionista possa danneggiare tutti, compresi gli Stati Uniti stessi. Danneggerebbe la vita quotidiana della classe media americana, le compagnie statunitensi e i mercati finanziari”.
Zero Hedge ricorda che la Cina è il più grande creditore straniero degli Stati Uniti. A gennaio, la nazione asiatica deteneva Treasury per 1,17 trilioni di dollari, vale a dire circa il 19% di tutte le partecipazioni estere di titoli di Stato statunitensi.
Nell’intervista, Cui ha ribadito che la Cina non vuole una guerra commerciale con gli Usa ma è pronta a rispondere in caso di escalation dei conflitti.
Da Zero Hedge